PatataFest 2025: Aprigliano celebra la Patata della Sila tra tradizione, sostenibilità e sapori autentici
Ad Aprigliano, nel cuore della Sila cosentina, la fine dell’estate si è accesa con i colori, i profumi e le voci del PatataFest 2025 – Contrade e Sapori, un appuntamento che ormai rappresenta un momento di orgoglio e condivisione per l’intera comunità. La manifestazione, dedicata alla Patata della Sila IGP, ha unito riflessione e convivialità: da un lato il dibattito sui temi dell’agricoltura sostenibile, dall’altro la festa popolare che ha animato il borgo con musica, gastronomia e convivialità.
La serata si è aperta con un incontro di approfondimento, che ha guidato il confronto tra il giornalista enogastronomico Giorgio Durante e vari imprenditori esperti nell’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari. Giorgio Durante ha ripercorso la storia del Consorzio Produttori Patata della Sila (PPAS), sottolineando come il sistema di tracciabilità della patata silana rappresenti oggi un modello di garanzia per i consumatori, al punto da essere studiato e preso come esempio anche fuori regione. Con il suo stile diretto, non ha mancato di accendere il dibattito citando altri casi italiani meno virtuosi, a dimostrazione di come la serietà e i controlli siano la vera forza della filiera silana.
Dal canto suo, ha messo in risalto l’enorme valore di un prodotto che, grazie alle particolari condizioni microclimatiche della Sila, riesce a conquistare anche i mercati internazionali: “La Patata della Sila non è solo apprezzata – ha detto – ma viene richiesta con insistenza in tutto il mondo”.
Ma il PatataFest non è stato soltanto un momento di confronto: ad animare Aprigliano è stata soprattutto la gastronomia, vera protagonista della festa. Le piazze e le contrade si sono trasformate in una vetrina di sapori, dove visitatori e cittadini hanno potuto degustare piatti tipici preparati con la Patata della Sila IGP, accompagnati da musica e dall’atmosfera conviviale di una sagra che celebra il territorio.
Lo show cooking ha rappresentato il momento clou della serata: attraverso ricette tradizionali e reinterpretazioni creative, lo chef ha esaltato la versatilità della patata silana, trasformandola in un simbolo dell’identità gastronomica apriglianese.
Tra dibattito culturale e festa popolare, il PatataFest 2025 ha confermato la sua duplice anima: da un lato vetrina di riflessione sulla sostenibilità e sulle prospettive dell’agricoltura calabrese, dall’altro celebrazione della tradizione e della convivialità che solo un borgo come Aprigliano sa offrire.